mercoledì 5 giugno 2013

vita

Meraviglioso trascorrer
o banale passatempo?
qual fine ha l'uomo
se non generar se stesso
per umana specie?

anima non muore

ne di eretico pensiero
ne di erotico ardore
o di avido rispamio
o lo scialaquar risorse

ne di pia devozione
ne di ira o indolenza

giunta l'ora
tutto si scioglie
in unica sostanza senza tempo
per traslocar
da tombal macigno
ad altra forma.

giuseppe Ciaravolo 

    venerdì 31 maggio 2013

    mito di Theuth

    Socrate racconta che Theuth, l'ingegnosa divinità egizia, si recò presso re Thamus, allora sovrano dell'Egitto, per sottoporgli le proprie invenzioni, consigliandogli di diffonderle presso il suo popolo, che ne avrebbe tratto grande giovamento. Le svariate arti che la divinità proponeva al re ricevevano molti commenti da parte di quest'ultimo, che o lodava o criticava le stesse. Quando Theuth propose a Thamus l'arte della scrittura, la divinità si espresse con queste parole:

    « Questa conoscenza, o re, renderà gli egiziani più sapienti e più capaci di ricordare, perché con essa si è ritrovato il farmaco dellamemoria e della sapienza »
    La risposta del re non tardò ad arrivare:
    « O ingegnosissimo Theuth, c'è chi è capace di creare le arti e chi è invece capace di giudicare quale danno o quale vantaggio ne ricaveranno coloro che le adopereranno. Ora tu, essendo padre della scrittura, per affetto hai detto proprio il contrario di quello che essa vale. Infatti, la scoperta della scrittura avrà per effetto di produrre la dimenticanza nelle anime di coloro che la impareranno, perché fidandosi della scrittura si abitueranno a ricordare dal di fuori mediante segni estranei, e non dal di dentro e da se medesimi: dunque, tu hai trovato non il farmaco della memoria, del richiamare alla memoria. Della sapienza, poi, tu procuri ai tuoi discepoli l'apparenza e non la verità: infatti essi, divenendo per mezzo tuo uditori di molte cose senza insegnamento, crederanno di essere conoscitori di molte cose, mentre come accade per lo più, in realtà, non le sapranno; e sarà ben difficile discorrere con essi, perché sono diventati portatori di opinioni invece che sapienti »

    I filosofi sono in qualche modo pittori e poeti,
    I poeti sono pittori e filosofi, 
    I pittori sono filosofi e poeti. 
    Donde i veri poeti, i veri pittori e i veri filosofi si prediligono l'un con l'altro e si ammirano vicendevolmente." 
    Giordano Bruno
    Ciaravolo Giuseppe la filosofia non e'una medicina e ne pretende di esserlo per nessuno...
    Ciaravolo Giuseppe le citazioni..sono come l'antibiotico..per le malattie..fanno bene ..ma comportano effetti collaterali....sopratutto quando servono per fare filosofia..

    CG
    Ciaravolo Giuseppe le menti sono tavolette d'argille dove si puo scrivere di tutto..il danaro invece non sa ne leggere e ne scrivere segue il suo insaziabile potere e i dominare gli uomini. in tutti i modi..magari facendogli credere che e giusto cosi..che e' naturale...come pure le guerre etc....
    Ciaravolo Giuseppe l'immaginario danaro e uno dei piu spietati strumenti di tortura per l'uomo produce gioie e dolori..secondo la propria dialettica..in realta e solo una invenzione riuscita male e aggiunge agli uomini ancora piu sgomento e confusione..al di la di cio vi sono aspetti piu immediati..come il bere et..il dormire e..l'amare..che hanno importanza fondamentale..per noi tutti..ma vengono erroneamente considerati ovvi...o peggio non necessari...l'uomo lotta contro i suoi fantasmi(che lui stesso crea)sperando di annichilire le proprie paure..ecco perche si crede piu ai racconti che alle verita'.